martedì, ottobre 31, 2006

Hallowin

Ficcando il naso nei blog altrui, nella fattispecie in quello di Seamus, mi è venuto in mente che quando eravamo bambini questo era il periodo di visita ai cimiteri.
Che sembrerebbe una cosa molto triste.
Quando ero bambina io Hallowin era una festa assolutamente sconosciuta. Ho imparato a conoscerla un po' più grandicella, al liceo, leggendo i Peanuts e l' attesa del Grande Cocomero, che avrebbe premiato l'orto più sincero!
Ma fino ad allora c'erano state invece le visite ai cimiteri. Si andava a "trovare" i parenti. Ora, i miei nonni e la bisnonna sono sepolti nella Certosa di Bologna, cioè nella parte monumentale. Mia mamma la conosce molto bene, perchè durante la guerra andava a trovare una sua zia che era sfollata lì vicino e con i suoi cugini passava i pomeriggi a giocare a nascondino fra le tombe, visto che era l'unica area verde praticamente priva di pericoli in tutto il circondario. Così si andava sulla tomba del nonno, su quella della bisnonna, e poi mamma ci portava a vedere le tombe più strane, suggestive del cimitero! Una delle nostre preferite era quella del fabbro, sormontata appunto da una grande statua di un fabbro con tanto di pinze, martello e grembiulone! Poi c'era quella, bellissima, liberty, di un ceramista, tutta rivestita di piastrelle maiolicate. Insomma, la giornata diventava uno spasso! E mentre si passava da una tomba all'altra, mamma raccontava aneddoti divertenti sui vari parenti, ma anche su molte delle persone che lì avevano ora la loro ultima dimora, perchè Bologna è sempre stata una piccola città dove tutti si conoscono.
E infine, a completamento della mattinata, c'era la S. Messa per i caduti in guerra, fatta davanti al sacrario, con tutti i militari nelle loro uniformi sgargianti e la banda!
Una vera festa! La festa di Ognissanti!

lunedì, ottobre 30, 2006

Buon Anniversario!


23 anni di matrimonio, e ci si riduce così!

Terapia psicanalitica libraria

Tantissimi anni fa mi sono dilettata a fare la bibliotecaria, gratuitamente, nella bibliotechina parrocchiale. Che detto così sembra poca roba. Invece è una piccola biblioteca, ma molto ben fornita, e allora anche molto bene organizzata. Eravamo un gruppetto con molta voglia di fare e avevamo rispolverato e ammodernato una struttura già esistente. E io facevo servizio tutte le domeniche. E lì ho scoperto che consigliare un libro è la cosa più difficile del mondo!
Non si può consigliare un libro a casaccio, solo perchè ci è piaciuto tantissimo!
Bisogna invece valutare attentamente le persone, parlare con loro, conoscerle, capire fino a che punto possono apprezzare una cosa piuttosto che un'altra, e fino a che punto ci si può spingere a proporre un autore piuttosto che un altro.
La mia era una posizione privilegiata: le persone che venivano mi raccontavano pezzetti delle loro vite, che a poco a poco mi davano un quadro più completo del loro modo di essere. Spesso ho avuto delle sorprese straordinarie, perchè tante volte l'aspetto esteriore, il modo di presentarsi, non coincide con il vero essere, tante volte il punto di arrivo, che è il modo di essere attuale, è passato attraverso battaglie, esperienze insospettabili! E questo imparare a conoscere meglio i fruitori, di solito abituali, della bibliotechina, mi era diventato di grande ausilio quando, immancabilmente, mi chiedevano di consigliare un libro. Spesso, in virtù di questa conoscenza delle persone mi permettevo di proporre titoli che forse non mi avrebbero mai chiesto spontaneamente.
Ancora oggi, ogni tanto mi diletto nell'esercitare questa sorta di psicanalisi, con i miei figli, con qualche loro amico e con qualche amica, ma anche con qualche paziente, se sono abbastanza in confidenza. A volte un libro riesce a parlare, ed aiutare, molto meglio di quello che posso fare io!

venerdì, ottobre 27, 2006

Ricordi

La mia nonna era bellissima! Alta, grande, forte! Una nonnona, insomma!
Aveva i capelli lunghissimi, raccolti in una crocchia. La sera, prima di andare a dormire, scioglieva la treccia, che le arrivava fino alla vita, si spazzolava, poi si rifaceva la treccia e andava a dormire, avvolta nelle camicione da notte bianche, di cotone, tutte ricamate, che le faceva la mamma, sua figlia.
Andava sempre in bicicletta. Ero orgogliosissima quando mi veniva a prendere da scuola sulla sua bici grigia, tutta lucente, che poi ho ereditato io e usato durante tutti gli anni dell'università, fino a quando non ne ho comperata una nuova, moderna, molto più leggera!
La nonna faceva la stiratrice, aveva un negozio tutto suo, e usava dei ferri che scaldava su un fornello a gas appoggiato ad un lato del grande tavolo di lavoro. Aveva ferri di tutte le dimensioni, quelli grandissimi e pesantissimi che usava per stirare le tende, ma prima passava sulla piastra calda una candela per renderli più scivolosi ed evitare che il nylon si attaccasse al ferro, c'erano quelli medi, che oggi si ritrovano nelle bancarelle dei mercatini dell'antiquariato e vengono usati come fermaporte, per le camicie da uomo, e infine quelli piccolissimi, quasi da bambino, per le piegoline delle sottovesti o delle camicette eleganti delle signore.
La nonna era bravissima a lavorare a maglia. Quando era a casa, e non stava facendo la sfoglia, sferruzzava sempre. Io e mio fratello in inverno sfoggiavamo elegantissimi maglioncini fatti da lei, e in estate preziosissime magliettine in filo di scozia lavorate con ferri sottilissimi. Ho ereditato da lei la passione per il lavoro a maglia, ma non sono così brava!
Era una donna severa, seria, ma con noi nipoti era tenerissima. Le sere d'estate, dopo cena, ci portava ai giardinetti sotto casa, ci comprava il gelato (lei era golosissima di gelato) e poi, seduti su una panchina, assistevamo alle recite dei burattini della compagnia Presini, famiglia storica di burattinai qui a Bologna. In inverno invece ci portava al cinema Antoniano (quello dello Zecchino d'oro) : le piacevano moltissimo i film western, i film di cow-boys, che lei chiamava covboi. Prima di entrare al cinema faceva i patti con noi: dovevamo scegliere tra i brustolini, cioè i semi di zucca, o le rotelle di liquirizia, perchè bisogna sapersi accontentare, ma poi nell'intervallo ci comprava sempre le "cicles", che erano le antesiniane dei chewinggum, quelle palline rotonde. coloratissime, che lasciavano tracce di colore sulle dita e sulla faccia appena le si toccava e che erano contenute dentro macchinette rotonde trasparenti, da cui uscivano dopo avere introdotto una monetina da 1 lira (o forse erano 5, non ricordo) e avere girato la manopolona.
Il giorno del suo compleanno, il 19 marzo, giorno di S. Giuseppe, la mamma le faceva sempre le raviole, quelle con la mostarda bolognese dentro, perchè le preferiva alle torte, che secondo me considerava non da proletari!
Adorava il mare! Tutte le estati veniva in vacanza con noi e le piaceva moltissimo stare sotto l'ombrellone a guardare noi sguazzare nell'acqua, respirando la brezza marina, e a volte arrivava fino alla battigia, si sollevava la gonna sopra il ginocchio e passeggiava con l'acqua alle caviglie. Purtroppo era allergica al sole e quindi poteva stare in spiaggia solo al mattino presto e la sera dopo le cinque, quando il sole non è più così cocente.
Una volta mi disse che nella vita aveva solo due rimpianti: non avere potuto imparare a sciare e non essere mai andata su un aereo.
Le ho dato soddisfazione solo con l'aereo, facendosi poi raccontare minuziosamente com'era l'aereo e che sensazione si prova a stare su in alto, e cosa succede al decollo e all'atterraggio. Era felice quasi come ci fosse salita lei, su quell'aereo!
Per lo sci invece non sono mai riuscita a darle soddisfazione: non ho mai imparato!
Per quello ci ha pensato però mio fratello!

Il telefono, la tua voce!

Sempre a proposito di telefono, sarà anche la mia voce, ma è anche la mia disperazione! Abbiamo due linee telefoniche, ma abbiamo anche 3 figli adolescenti....Il problema non sono, paradossalmente, le bollette, bensì il continuo squillare dei due telefoni e il loro essere costantemente occupati! Ogni volta che devo fare una telefonata devo, nell'ordine, chiedere, supplicare, minacciare, ululare fino a che non riesco ad appropriarmi del telefono! Confesso che a volte preferisco utilizzare direttamente il telefonino per non innescare una spirale di nervosismo, musi lunghi e brontolamenti! E i ragazzi sono anche molto bravi, in effetti chiamano raramente, le bollette non sono mai elevate. Il problema è che vengono chiamati dagli amici/amiche, e stanno ore ore e ore a chiacchierare! Il grande viene sempre chiamato per lunghissime consulenze sull'uso del pc e annessi. I suoi interlocutori sono talmente imbranati da non essere in grado di utilizzare msn nemmeno sotto dettatura! Il figlio di mezzo invece si dilunga in lunghissime discussioni sul libro che sta leggendo in quel momento (non per niente frequenta il liceo classico!). La figliola, Rudolph, invece esercita la sana pratica del gossip su amici, amiche e compagni di scuola! Ma spesso passa anche i compiti alle compagne!
Io al telefono ci facevo le traduzioni di latino con una mia compagna di scuola. In realtà lei mi correggeva, ridendo come una matta, gli strafalcioni che cercavo di fare passare per traduzioni! Io invece le spiegavo le equazioni, che al telefono riesce una meraviglia! E dalla cucina sentivo la voce di mia madre che chiamava e diceva: è un'ora che sei al telefonooooo!! Dobbiamo chiamare anche noiiiiiiii!!!!!!!!!!!!! Ma sotto sotto si sentiva che rideva!

giovedì, ottobre 26, 2006

Domande esistenziali

Ma perchè il telefono suona sempre quando sono sotto la doccia? Oppure mentre sto friggendo? Oppure quando stanca e stressata, finalmente mi siedo a tavola, tutta la famiglia insieme e mi telefona qualcuno che ti tiene lì un'ora, così quando torno a tavola è tutto freddo e gli altri hanno già mangiato e se ne sono andati e io devo stare lì a mangiare da sola una pietanza oramai triste e fredda?
Mi chiedo quale meccanismo perverso faccia pensare alle persone che se telefonano verso ora di pranzo mi disturbano meno che durante il normale orario di lavoro.
C'è una simpatica vecchetta che regolarmente mi telefona dalle 12,30 alle 13 oppure dalle 19,30 alle 20, per raccontarmi tutto sulle sue evacuazioni: esaltante! Ho provato a spiegarle che se mi chiama negli orari di ambulatorio non mi disturba, lei con un a plomb straordinario mi ha detto che in quelle ore non può perchè deve uscire a fare la spesa! Per fortuna che è veramente simpatica e carina e riesco a perdonarle tutto!
Poi ci sono quelli che riescono a chiamarmi mentre sto guidando, ma solamente se ho scordato l'auricolare, altrimenti non chiama nessuno! Il telefono, se ho l'auricolare, resta muto e silente per tutto il tragitto!
Ieri sera il telefono ha squillato mentre ero sotto la doccia. La figliola, sempre molto sbrigativa, non ha detto no guardi, la mamma è occupata, richiami. No, la pupa diciassettenne ha preferito venire in bagno e dire: c'è una che ti vuole! e si è dileguata nella sua camera chiudendo la porta.
Così sono andata a rispondere, e ovviamente era un call center telecom che voleva sapere quante bollette pago! Ma pensa te! Poi mi sono venute in mente due care amiche di blog, Coneja e Annachiara, così ho tirato un profondo sospiro e con la massima gentilezza possibile le ho detto che era una cosa privata e che non ero interessata a nulla, che la mia situazione telefonica era ottimale per me, grazie e buona serata. Dall'altro capo del telefono ho sentito la vocina un po' dispiaciuta, ma poi ha ringraziato pure lei e ha messo giù. Povera! Fosse per me, per non sentire quei toni delusi comprerei di tutto, di più! Già lo feci una decina di anni fa! Settimana prima di Natale, 8 di sera, suona il campanello e mi si presenta una ragazzona, tutta trafelata e imbarazzatissima che si presenta: Euroclub, oggi Mondolibri. Mi chiede con voce supplice di ascoltarla, visto che era la prima volta che "usciva" da sola. La faccio accomodare e presa da pietà le ho sottoscritto l'abbonamento!!!! E non l'ho mai disdetto! Spero solo che le abbia fruttato qualcosa!
Fortunatamente oggi si è sempre contattati telefonicamente ed è più facile dire no! Ma con un po' di educazione! :-)

martedì, ottobre 24, 2006

Scirocco

Spira vento di scirocco. Un vento caldo come un fon. C'è il sole, l'aria è limpida, ma ovunque ci sono foglie secche che volano qua e là. E fa caldo, tanto caldo!
E l'umore è balzano!
Sono pigra, non ho voglia di fare niente. Me ne starei qui al computer a scrivere sciocchezze, ma devo affrontare la realtà: un lavoro, dei pazienti da visitare, soprattutto da ascoltare. E poi la casa da accudire, figli e marito da coccolare....
Invece oggi me ne starei da sola, a zonzo, a vedere una mostra, passeggiare sotto i portici per le strade del centro, annusando l'aria che oggi profuma ancora di primavera.
C'è nostalgia di quando adolescente potevo andarmene a zonzo senza pensieri, tanto c'era la mamma a casa che pensava a tutto.
Ora invece la mamma sono io!
Forse quello che mi da fastidio oggi è l'età: la mente è ancora ragazzina, ancora penso a quello che farò quando sarò grande. E invece sono già grande! E quello che è fatto, è fatto, nel bene e nel male!
Il vento di scirocco agita! I vecchi non fanno che ripetersi l'un l'altro per strada: tempo da terremoto!
Domani il vento girerà e tornerò quella di sempre.

sabato, ottobre 21, 2006

Casalinghitudine

C'è un'intima soddisfazione nel prepararsi le cose da sè.
Oggi, dovendo preparare gli arrosti e i dolci per domani, me ne sono stata tutto il giorno tappata in casa, o meglio, in cucina! E ho dato sfogo ai miei istinti!
Ho tagliato gli arrosti con l'affettatrice, facendo fette perfette (o quasi: gli arrosti ripieni tendono a sbriciolarsi) riponendole negli appositi Tupper per poterli trasportare domani.
Poi ho preparato la pasta per le crostate, utilizzando la farina senza glutine, perchè ci sarà una bimba celiaca. Ho steso la pasta e l'ho riempita con le mie marmellate: quella di more, raccolte questa estate, e quella di pesche, pere, mele e limoni fatta il mese scorso con frutta che cominciava a essere troppo matura. Ho fatto le striscioline e ho decorato le crostate con il classico reticolo e negli spazi ci ho messo pure le palline di pasta schiacciate!
Visto che dovevo usare il forno, ho impastato il pane e l'ho messo a lievitare.
Poi, visto che qualche giorno fa ci hanno regalato una cassa gigantesca di prugne, e visto che nonostante ne abbia ampiamente distribuite, e pure mangiate, ne sono rimaste troppe per il nostro consumo, le ho lavate, snocciolate e ne ho fatto marmellata.
Adoro preparare le marmellate! C'è qualcosa di bello, di elegante, nel riempire i vasetti di vetro con questi composti semitrasparenti e colorati! E mi dà un gran piacere mettere poi i vasetti nella dispensa.
Ho infornato il pane, e la casa, già profumata dell'odore della marmellata e delle crostate, si è riempita anche del profumo del pane. Ed era profumo di festa! E siccome c'era questo odore di festa, e a casa nostra festa equivale a pizza fatta in casa, ho preparato pure quella per la cena!
Mi da gioia occuparmi della cucina. A volte penso che forse avrei dovuto fare la ristoratrice, ma non so se mi darebbe la stessa intima gioia dover preparare per molte persone che spesso non pongono nemmeno un briciolo di attenzione a ciò che mettono in bocca.
Forse la dimensione che più mi appartiene sarebbe quella del B&B: poche persone, per le quali preparare poche specialità golose, fatte rigorosamente in casa, con ingredienti il più naturali e sani possibili.
Ma questa è un'altra vita!

venerdì, ottobre 20, 2006

Luisona day!

Quest'anno, il 9 dicembre, è il trentesimo anniversario della pubblicazione di Bar Sport di Stefano Benni.
Sul sito del nostro, un gruppo di fans propone una cosa carina carina: la lettura di un libro, di Benni o anche di altri autori, in un bar della propria città, piccola festa della lettura condivisa!
L'ho detto ai figli, che si sono detti entusiasti. Ho anche individuato il bar! Ora si tratta di decidere cosa leggere e soprattutto CHI leggerà!
Rudolph non è brava a leggere e i due maschi non sono abbastanza esibizionisti! Chiederò a un paio di loro amiche! Pensavo di leggere uno o due racconti da Il bar sotto il mare. E forse potrebbe essere appropriato leggere anche La Luisona!
Sarà un lungo lavoro!

martedì, ottobre 17, 2006

Invecchiare

Mamma ha avuto un infarto. Ma siccome è La Mamma, naturalmente ha minimizzato, non si è fatta portare in ospedale, perchè no, non ce n'è bisogno, devo solo mangiare un po' meno...Così la settimana è passata, fra telefonate quotidiane e la mia ansia che montava poco per volta. Ma si sa, sono l'ansiosa di famiglia! Perchè insistere quando marito e fratello medici entrambi, e mia sorella, la razionale, mi dicevano che non c'era da preoccuparsi? Ma ho insistito! Ieri siamo andate dal cardiologo, che ha dato il responso: infarto.
Signora, deve stare tranquilla, perchè ancora non è completamente passato...E lei ubbidiente: sì, certo, ma adesso sto bene....
Siamo tornate a casa e lei era tutta allegra, e si preparava ad affrontare il babbo, il tragico della famiglia. E pensava a giovedì, quando la nipotina andrà da lei per tutto il giorno: invece che andare ai giardini pubblici, andremo in cortile...
E' una donna forte! Il suo corpo invecchia, ma è ancora la bimba birichina che nonostante fosse convalescente da una polmonite, si mise a correre dietro una farfalla!

domenica, ottobre 15, 2006

Crema di zucca a modo mio

Dopo ampia e faticosa consultazione sul web e sui ricettari delle amiche, nonchè sui sacri testi della cucina italiana, tipo Il Talismano della Felicità, ho deciso di inventarmi io qualcosa di poco elaborato! Quindi ho preso la mia bella zucca e mezzo (con l'altra mezza ci ho fatto il risotto), l'ho spellata e l'ho fatta a cubetti. Poi ho tagliato grossolanamente due belle cipolle bianche, piuttosto grandi. Ho fatto leggermente soffriggere la cipolla e poi ho aggiunto i pezzi di zucca e ho fatto andare il tutto per un po'. Nel frattempo ho pelato e fatto a pezzi tre patate miserelle che languivano solitarie e ho aggiunto pure esse, ho aggiunto un litro d'acqua calda, un po' di sale, ho chiuso la pentola a pressione e l'ho fatta andare per 10 minuti dal fischio, dopodichè ho spento, fatto sfiatare, aperto e frullato con il frullatore a immersione, ho aggiunto un bel po' di pepe e di noce moscata e ho servito cospargendo il tutto di abbondante parmigiano.
E' stato un vero successo, sono ancora lì tutti che si leccano le orecchie!
Ora mi resta una sola zucca! Le altre sono riuscita a distribuirle tutte!

venerdì, ottobre 13, 2006

Family life

Questo pomeriggio l'ho dedicato, non avendo appuntamenti, alla seconda parte del riordino della cucina. Questa volta è toccato alla dispensa. Rudolph era lì con me che preparava un cartellone per la prossima festa parrocchiale. Quanto abbiamo chiacchierato! Proprio come quando erano piccoli e ci mettevamo a fare i biscotti!
I ragazzi invece sono stati per la maggior parte del pomeriggio appiccicati al pc e alla playstation. Capisco che il grande, avendo appena cominciato l'università, non abbia un gran che da fare, ma possibile che non abbia MAI neanche uno straccio di appunti da mettere in ordine?
Vero che il prof. di Istituzioni di storia del cinema ha detto che devono vedere quanti più film possono, ma passare intere giornate al pc a vedere film o cartoni giapponesi....mah!
E quello di mezzo possibile che non gli scappi mai di fare una traduzione di greco o non debba ripetere un po' di latino o fare un esercizio di matematica?
Forse io alla loro età ero più scema e mi occorrevano interi pomeriggi di studio per ottenere risultati solo decenti!
Comunque, questo loro perdere tempo mi fa stare male, molto, e in questi pomeriggi divento la tipica madre brontolona che li stressa con il solito "per favore, mi butti la spazzatura?" oppure "vuoi mettere in ordine in camera tua?" "quella borsa non si vuota da sola!"ecc. ecc. Insomma, ho snocciolato l'intero repertorio, a parte il mitico " questa casa non è un albergo!": ho ancora un po' di pudore!
Poi è arrivato, finalmente, mio marito. Distrutto dalla giornata! E' un periodaccio: c'è in circolazione una sindrome parainfluenzale (ma come parlo tecnico!) e i suoi vecchietti il medico lo vogliono a casa!
Il poverino è andato in camera a cambiarsi e siccome ero rimasta un po' indietro con la preparazione della cena, si è infilato il pigiama e si è messo a guardare la tv.
Finalmente li ho chiamati per la cena ed ecco che mi compare tutto allegro, con la maglietta del pigiama messa con il davanti dietro. Ora, se fosse una maglietta girocollo, sarebbe facile sbagliarsi, ma è una maglietta con lo scollo a v! E quando gliel'ho fatto notare, ha pure sbuffato! Sigh! Se penso che mi sgrida sempre perchè esco con le etichette di fuori!

giovedì, ottobre 12, 2006

una yogini


"Sei una vera yogini" mi ha detto questa sera il maestro. L'ho guardato con aria interrogativa: ci sono persone molto più esperte di me nel corso. Ha spiegato che è l'atteggiamento, più della pratica, a fare di me una buona yogini. Che vuole dire che qualsiasi cosa lui proponga, anche la più assurda, io mi piazzo lì e provo a farla, con concentrazione e attenzione.
Considerato che questa sera, dopo i vari esercizi preliminari di riscaldamento, ha deciso di farci fare la verticale sulle mani, forse aveva ragione: qualcuno l'ha guardato perplesso. Ma penso che lui sia una persona sufficientemente esperta da sapere quello che fa, e quindi, con il suo aiuto (che diamine: era la prima volta!) sono riuscita a mettermi a testa in giù, in equilibrio sulle mani!
Non avevo mai fatto un'esperienza così straordinaria! Ero leggera, con la testa all'ingiù e i piedi all'insù e non sentivo male da nessuna parte! Riuscivo a reggermi con una facilità estrema, lui che semplicemente, davanti a me, aveva posto le mani sui miei talloni, e basta! Grande stupore!
Questo praticare lo yoga mi esalta: è la prima volta in vita mia che poco alla volta sto imparando a prendere coscienza del mio corpo e a fargli fare quello che voglio io e non quello che vuole lui! E dire che di sport ne ho fatto tantissimo, e sempre per periodi molto lunghi!
Certo che lì in palestra cìè un buffo rapporto tra noi e lui: lui è davvero il maestro, che parla, racconta, che fa domande, ma, fastidiosamente per me, sono domande retoriche, lui non aspetta mai la risposta, e io che sono l'ultima arrivata a volte tento di rispondere, di fare conversazione e subito dopo mi sento proprio fuori posto, percepisco che gli altri ritengono che io abbia fatto una cosa disdicevole: ho osato interrompere il maestro! Il quale è paziente, sorridente, buono....fortunatamente pure bello! Quanto mi ricorda quel tizio che secoli fa in tv diceva "aprite il canale misticooooo" con voce nasale e suadente, cantilenante, mentre assumeva la posizione dell'albero!
Però le cose che dice, che racconta, mi riportano tantissimo a Tiziano Terzani, al suo Un indovino mi disse e anche a Un altro giro di giostra, quando racconta delle sue meditazioni e dei suoi incontri con i maestri yoga.
E anche in questo caso,come dice Terzani, l'anusara yoga è stato codificato da un americano, John Friends. Un altro occidentale innamorato della cultura orientale, al punto di diventarne non solo un seguace, ma perfino un maestro.

mercoledì, ottobre 11, 2006

Nascite

Un amico ti manda una mail con una foto ed ecco che un turbine di sentimenti comincia a vorticare dentro! E' bastato vedere quel visino tranquillo addormentato dietro le sbarre della sua culletta per farmi ricordare tutta la tenerezza e l'emozione provata nel guardare i miei figli appena nati. Quanta tenerezza! E quanto stupore nel vedere com'erano belli e perfetti, con tutte le loro ditina e quei nasini delicati, e le bocchine arricciate in una piccola smorfia. Chissà cosa c'è dentro quei loro piccoli pensieri segreti che passano dietro gli occhietti chiusi, che si intuiscono passare silenziosi dietro quelle piccole fronti piene della saggezza del mondo. Loro sanno, ma non ce lo diranno mai!

Benearrivata, Giuliana!

Coniglio&friends


Come resistere quando degli amici di vecchia data vengono a fare spettacolo nella tua città? Non è possibile ignorarli! E così, con Mafalda e la sua bellissima, nuovissima, fiammante rosso fuoco Panda, detta LaFerari, partendo all'alba delle 6,30 e sfidando il freddo e la nebbia in valpadana, siamo andate a S. Giovanni in Persiceto per rivedere i nostri amati Conigli!
Alla fin dei conti se siamo diventate amiche per la pelle lo dobbiamo proprio a loro!
Ci ritrovammo sulla chat di ruggito.it una domenica di giugno di 3 anni fa e scoprimmo di abitare vicine. Andammo a prendere un gelato e lì capimmo che era destino che ci incontrassimo: lavorava nello stesso posto di mia sorella e si conoscevano benissimo! E i suoi genitori abitano a un tiro di schioppo dai miei! Come non diventare inseparabili? Abbiamo cominciato a organizzare il primo raduno bolognese, e quest'anno sarà il quarto! Questo è il terzo Coniglio&friends a cui partecipiamo. Siamo proprio come Gianni e Pinotto! Naturalmente io sono Pinotto! Sempre molto imbranata, ma sempre presente e pronta a dare una mano!
Sono stati veramente affettuosi, Marco e Antonello! E finalmente abbiamo conosciuto di persona l'attoreRatti! Giovane, più di quello che pensassi, bravo e brioso! E bravi e briosi anche tutti gli altri: Angelica, Restuccia, Cecilia, Viviana e anche il tecnico del suono!
Ci siamo lasciati con grandi abbracci e promesse di trovarci, o a Roma durante l'inverno, o a Bologna questa primavera!
E speriamo che la smettano di chiamarmi signora!!!!

martedì, ottobre 10, 2006

Cenerentola

Ieri sera torno da yoga, piuttosto affaticata perchè è stata una seduta veramente pesante. Marito e ragazzi "già mangiati" per fortuna, mi infilo sotto la doccia ristoratrice. Esco dalla doccia e vado a fare un po' di coccole al marito, che con molto tatto mi dice: non spaventarti quando vai in cucina... Lo guardo con un grosso punto interrogativo che mi sovrasta: non è che la giornata pesante ha avuto effetti devastanti su di lui? Ride, mi prende delicatamente una mano e mi comunica,con molta prudenza, che gli hanno regalato una cassa di zucche! E che ci faccio con una cassa intera? Vado a vedere: sono proprio 8 belle zucche! Disperazione! Nessuno in casa le mangia, tranne me! Come fare? Sperare che si trasformino in una bella carrozza che mi porti dal principe azzurro? Ma io ce l'ho già!
Ma si sa, le zucche sono fatate! Mi hanno fatto ricordare un po' di persone che so quanto le apprezzano! Ho telefonato a un po' di amiche: entro domani riuscirò a distribuirne almeno quattro, e una la porterò alla mia suocerina che mi faccia i tortelloni. E oggi ho fatto un ottimo risotto con la zucca e la salsiccia, che hanno apprezzato anche i figli, e pure il marito, feroce nemico delle verdure!
E proverò a fare anche gli gnocchi.
Però, una bella carrozza....quasi quasi l'avrei preferita, con tanto di cavalli e valletti! Giusto per andare al ballo e non dovermene restare in cucina a lavorare!

lunedì, ottobre 09, 2006

Lunedì

E' lunedì, e il telefono comincia a suonare fin dalle 7,30!
E suona ogni quarto d'ora! Non si riesce a fare nulla: non si può andare in bagno, non si può leggere, non si riesce a scrivere! E la cosa peggiore è che tutte le telefonate sono per lui, il carissimo marito, il quale invece, odiando rispondere al telefono, se ne esce prestissimo e va a rintanarsi a bere il caffè in un bar per leggersi il giornale in santa pace e cominciare la giornata, che alla fine sarà caotica, con tutta la calma possibile. E io qui, che devo riorganizzarmi dopo due giorni due di stacco, e che devo pure organizzare la sua, di giornata!
E i figli, che prima di andare a scuola mi hanno fatto firmare qualcosa come un chilo di avvisi: incontri per l'elezione dei rappresentanti dei genitori, firme per la responsabilità in caso di uscite scolastiche, firme per tranquillizzare la scuola che ho preso atto delle circolari, firme per avvisare che ho firmato tutto il firmabile!
E il figlio più grande che mi chiede aiuto per sapere dove sono certe aule universitarie, senza pensare che lui ha iniziato una facoltà a me totalmente sconosciuta e che 23 anni fa, quando mi iscrissi io, non esisteva nemmeno! Quindi ricerca su internet dei luoghi e dei percorsi.
E mia figlia che mi avvisa che a pranzo ci sarà pure un'amica, ma non sa se arriva prima lei e poi l'amica o se arriveranno tutte e due contemporaneamente...
Io ODIO il lunedì!!!

Per fortuna questa sera ho la lezione di yoga!!!

giovedì, ottobre 05, 2006

Ci sono giorni...

Ci sono giorni in cui non riesco a scrivere. Mi prende il panico davanti alla pagina bianca come negli anni lontani del liceo, davanti a quei titoli assurdi che ogni tanto la prof. ci propinava e io non sapevo proprio da che parte cominciare!
Questi giorni sono stati giorni di lavoro intenso, tante storie da ascoltare, tante diete da cambiare. E per di più mi è venuta la sindrome della casalinga impazzita, condizione per me tremenda perchè significa che devo mettere ordine nella mia testa! Ho completamente vuotato una parte dei pensili di cucina, ho lavato tutta la sequela di tazze, tazzine, piatti e piattini, porcellane, bicchieri, caraffe, zuppiere e quant'altro era conservato, ho lavato i pensili dentro e fuori, ho risistemato il tutto con un nuovo ordine che mi sembra più funzionale e logico. E' stato un lavoro ciclopico! Che oltretutto non è terminato, considerate le dimensioni della cucina! E il desiderio di cambiare anche la disposizione dei mobili è fortissima! Il povero marito non sa cosa l'aspetta nei prossimi mesi! Devo solo trovare la giornata adatta per fare un giro all'Ikea....
In ottobre ho sempre questo desiderio di ristrutturazione. E' come se l'anno nuovo cominciasse adesso, e non a gennaio. Da sempre per me è questo il momento di pianificare tutto il nuovo anno. E' anche il momento di comprare la nuova agenda, scelta sempre molto difficile, passo ore da Buffetti, sfogliando e cercando l'agenda perfetta, che non trovo mai! Deve essere un'agenda giornaliera, abbastanza grande per poterci scrivere cose, oltre agli appuntamenti, ma deve essere sufficientemente piccola da non ingombrare la borsa, già fin troppo piena! Ho provato a usare l'agenda elettronica, comodissima in termini di spazio, e anche per la funzione di ricerca e di archivio, con sempre tutto a portata di mano, ma assolutamente sterile dal punto di vista creativo: non potevo disegnarci sopra, ne' scrivere con colori diversi, ne' potevo metterci commenti o incollarci sopra biglietti e bigliettini. Così, quando la suddetta agenda elettronica un brutto giorno si è inspiegabilmente autocancellata, lasciandomi senza più alcun riferimento e trasformandomi in un secondo nella smemorata di Collegno (in un attacco di pigrizia non avevo scaricato gli aggiornamenti sul pc!), ho preferito tornare all'amato e più sicuro e decisamente più creativo cartaceo.
E ora vado proprio a comprarmi l'agenda nuova! E' giunto il momento!

domenica, ottobre 01, 2006

Buonanotte Fiorellino

Buonanotte, buonanotte amore mio
buonanotte tra il telefono e il cielo
ti ringrazio per avermi stupito
per avermi giurato che è vero
il granturco nei campi è maturo
ed ho tanto bisogno di te
la coperta è gelata e l'estate è finita
buonanotte, questa notte è per te.


Buonanotte, buonanotte fiorellino
buonanotte tra le stelle e la stanza
per sognarti devo averti vicino
e vicino non è ancora abbastanza
ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto
tra i tuoi fiocchi di neve e le tue foglie di tè
buonanotte, questa notte è per te.

Buonanotte, buonanotte mogliettina
buonanotte tra il mare e la pioggia
la tristezza se ne andrà domattina
e l'anello resterà sulla spiaggia
gli uccellini nel vento non si fanno mai male
hanno ali più grandi di me
e dall'alba al tramonto sono soli nel sole
buonanotte, questa notte è per te!

Neve

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