domenica, gennaio 28, 2007

Tamara e....

Questa volta sono riuscita ad andare a vedere la mostra della Lempicka.
Bellissima! Io amo molto i ritratti, ne resto affascinata, perchè parlano di persone reali, è come guardare una fotografia. Ad Amsterdam sono rimasta ferma ore davanti ai ritratti di Rembrandt, come a Roma, ultimamente, davanti a quelli di Antonello Da Messina.
Quei ritratti me li sono guardati bene, ci ho ritrovato i capelli alla maschietto delle foto delle mie zie, i loro racconti a volte appena sussurrati nel tentativo di non farmi sentire di quanto fossero spudorate e osèè certe loro conoscenti che si presentavano in abiti maschili o fumavano in pubblico, signore già di una certa età oramai, io bambina, e le guardavo stupite perchè erano invece così formali e normali e assolutamente nei canoni dell'eleganza degli anni 50, e quegli uomini dai capelli impomatati, come i miei zii, sempre bellissimi ed elegantissimi nelle foto della loro giovinezza proprio in quegli anni '20 e '30. Ci ho trovato anche un po' di Picasso e di Braque, di De Chirico, ma qualche accenno solo, quel tanto che basta, secondo me che non so nulla di arte tranne quello che imparo guardando, a far capire che comunque la Tamara gli altri pittori li guardava e imparava da loro o quanto meno cercava di sperimentare le nuove forme d'arte che questi grandi proponevano.

Mentre stavo entrando alla mostra mi ha fermata un giovane senegalese, piazza Duomo ne è piena, sono come i piccioni, ognuno con il loro pacco di libri colorati da vendere. Gli ho sorriso, tentando di accelerare il passo, ma lui ha saputo trattenermi ringraziandomi proprio per il sorriso: sono vanitosa e non ho potuto resistere! Così alla fine, dopo che mi aveva mostrato tutti i suoi libri, e dopo una conversazione di una mezz'ora buona piena di tu da dove vieni e cosa fai qui (era lui che lo chiedeva a me!), eccetera eccetera, ne ho scelti due di poesie africane. I libri di favole oramai li ho tutti e poi oramai i miei figli sono troppo grandi per leggerle! Non leggono più nemmeno quelle raccolte da Calvino! La prossima volta credo che mi comprerò quello con le foto del Senegal: bellissimo!

Grazie a un guasto della metro, sono uscita una fermata prima e mi sono fatta un bel giro per S. Babila con tutti i negozi aperti e tantissima gente che di sabato sera si faceva una passeggiata oppure andava per saldi o si ritrovava con gli amici. C'erano due persone che con le fisarmoniche suonavano musica classica: meravigliosi! Ho intravvisto, dietro i palazzi moderni tutti vetro e marmi, piccole piazzette invitanti che le prossime volte voglio esplorare.

La Madonnina brilla davvero, come dice la famosa canzone!

Alla stazione di P.ta Venezia ho visto la scuola di hip hop per ragazzi di strada, o qualcosa del genere. Ne avevo sentito parlare non ricordo in che trasmissione in tv. Sono rimata affascinata nel vederli ballare: sono davvero bravi! e poi mi piace l'idea di organizzare per loro in quel luogo che altrimenti sarebbe piuttosto squallido, e dove sicuramente svolgerebbero altre attività molto meno "pulite", un'attività aggregativa come il ballo.

Mi diverte viaggiare in metropolitana, soprattutto mi diverte vedere il videogiornale mentre aspetto il treno!

Il mese prossimo voglio andare a Brera!

8 commenti:

Francesca Sanzo ha detto...

Brera è bellissima...mi fai venire in mente quando abitavo a milano.
devo dire che la metropolitana mi angosciava un po', soprattutto con 40 gradi, ma piaceva anche a me girare per vie segrete e guardare palazzi e scoprire mondi, quando la città e gli impegni me ne davano modo.

quando ci abitavo non vedevo l'ora di scappare, ora quando ci torno sento un'affezione che non avrei mai immaginato.
milano è una città spesso inospitale e grigia che però ti entra nel cuore...

e mi hai fatto venire un po' di nostalgia, perché a milano abitano alcuni dei miei più cari amici e ho tanti bei ricordi...

vai a brera anche per me, magari un giorno ci andiamo insieme!

un salutone

Anonimo ha detto...

No, Milano non mi piace per nulla.
Pur essendo vicina, non la considero mai come meta di gite divertenti, sarà un limite psicologico?

Labelladdormentata ha detto...

Cara Panzallaria, sarebbe molto carino andare insieme a Brera: Frollina sarebbe felice di essere scarrozzata in giro e per te potrebbe essere una bella occasione di rivedere gli amici.
Coneja, Milano va conquistata poco per volta, è vero che è grigia, ma poco alla volta riesce a conquistare il cuore!

Labelladdormentata ha detto...

Cara Panzallaria, sarebbe molto carino andare insieme a Brera: Frollina sarebbe felice di essere scarrozzata in giro e per te potrebbe essere una bella occasione di rivedere gli amici.
Coneja, Milano va conquistata poco per volta, è vero che è grigia, ma poco alla volta riesce a conquistare il cuore!

Labelladdormentata ha detto...

Il bis è stato per colpa del pc che al momento di postare si era impallato e sembrava non avere fatto il suo dovere, e invece...

Anonimo ha detto...

Quindi, insomma, possiamo dire che sei stata in una Milano insolitamente....esotica!!!

Labelladdormentata ha detto...

Ma certo, meringuccia mia! E ho anche mangiato etnico! Questa volta ho mangiato al ristorante indiano!

Giuliana ha detto...

ma sì, dai. ce la prendiamo sempre tutti con milano, e invece lei ha un sacco di angoli che trascuriamo, solo perchè li attraversiamo guardando a terra.
buona brera!

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