domenica, gennaio 27, 2008

Addio babbo!

mercoledì, gennaio 23, 2008

Pubblicità!


Elena è una mia collega e cara amica, pediatra. Riporto di seguito la presentazione del libro e le sue note biografiche, con un piccolo, ulteriore commento: le voglio molto bene!

Questo è un libro dedicato a più personaggi: ai genitori, alle mamme in particolare, di ogni nazionalità e cultura, per aiutarle a riscoprire quei saperi ancestrali che giacciono –anche se sommersi e sepolti – nel profondo del loro animo, in quanto patrimonio comune di tutte le femmine di mammifero; agli “operatori” – medici o educatori che siano - per offrire loro un contributo alla comprensione dell’universo delle donne e dei bambini venuti d’altrove; e in particolare ai bambini, i veri protagonisti di questo volume. È soprattutto attraverso i loro occhi e il loro sguardo infatti che l’autrice ha voluto esplorare il mondo variegato e complesso del maternage.

Informazioni sull'autore del libro
Pediatra omeopata, specialista in puericultura, Elena Balsamo si occupa da anni di pratiche di maternage nelle diverse culture e di allattamento al seno; si interessa di etnopediatria - la disciplina che cura i bambini di culture diverse, con le relative peculiarità biomediche - e pedagogia interculturale. Nel 1994 ha fondato a Bologna l'Associazione Bambaràn, all'interno della quale ha svolto per una decina d'anni attività di sostegno e sensibilizzazione per neomamme e ha organizzato laboratori interculturali per bambini. Attualmente si occupa soprattutto di formazione agli operatori in ambito sanitario ed educativo sui temi del maternage e dell'etnopediatria svolgendo a questo riguardo corsi e interventi in tutta Italia. Ha curato il volume "Lui, lei, noi" (Ed. EMI 1994 ), è coautrice di "Mille modi per crescere" (Ed. Franco Angeli 2002) ed "Etnopediatria" (Fimp 2003). Collabora con diverse riviste su tematiche interculturali relative all'infanzia, tra cui "Il Quaderno Montessori" Sposata con un africano della Guinea-Bissau è madre di tre bambini.

Consiglio anche un giretto in questo sito:http://www.bambinonaturale.it/

lunedì, gennaio 21, 2008

La vita continua...


Di nuovo a Milano per studio, questa volta ospite di una carissima collega e del suo compagno, sono stata portata in uno dei luoghi storici dello spettacolo milanese: il Ciack.
Mi hanno spiegato che non è più la sede storica, che purtroppo diventerà un centro commerciale o un parcheggio, ma è pur sempre il Ciack!
La bellezza delle grandi città: la grande possibilità di scelta nei teatri e il riuscire a trovare anche i biglietti, una scelta culturale veramente ricca.
Non che a Bologna manchino i teatri, anzi...ma le compagnie si fermano pochi giorni e poi via, non si rivedono più. Milano, come anche Roma, invece permettono maggiori possibilità di potersi godere gli spettacoli che stanno in cartellone più a lungo.
E lo spettacolo era quello di Shel Shapiro!
Alle medie ero innamorata cotta di lui! Sospiravo sentendolo cantare Bisogna saper perdere...., letteralmente divorando con gli occhi la sua foto sulla copertina del 45 giri. Gli altri componenti del gruppo non mi piacevano quanto lui, troppo effemminati, biondini, dai lineamenti troppo perfetti.
Frank Zappa e Jim Morrison sarebbero arrivati solo dopo qualche anno.
Praticamente abbiamo cantato, e anche ballato sulla sedia, dall'inizio alla fine! La colonna sonora della sua vita corrispondente quasi alla mia, nonostante ci sia una certa differenza di età. Ma certe canzoni, certe musiche impari a conoscerle e ad amarle anche anni dopo che sono state cantate la prima volta, e io sono stata molto fortunata, avevo cugini più grandi che mi facevano ascoltare i vari Jerry Lee Louis, Elvis Presley, Ray Charles, ecc. e che mi insegnavano il Rock'nRoll.
E poi da sola ho imparato ad amare la musica pop americana, e anche tanti altri generi, come il Raeggae o la musica californiana, grazie proprio ad Arbore e Boncompagni, ricordati nello spettacolo, con il loro programma pomeridiano Per voi giovani.
Che divertimento!
Mi chiedo se anche Formigoni, seduto in prima fila, ma in tenuta casual, si sia dimenato pure lui come mi sono dimenata io!
Maurizio Nichetti di sicuro sì!
La signora seduta accanto a me invece ha dormito a lungo...si è svegliata giusto verso la fine, in tempo per cantare in coro con tutti gli altri E la pioggia che va.....

venerdì, gennaio 18, 2008

Genitori e figli


E' difficile a volte fare i genitori. Non perchè si debbano dire dei no, mettere dei divieti, imporre regole, insegnare comportamenti. E' difficile quando si devono affrontare malattie, soprattutto se dei figli. Non sempre si riescono a trovare le parole per spiegare, e rendere consapevoli, ma contemporaneamente rassicurare. E poi, proprio nel momento forse peggiore, davanti all'esito di un esame, mentre il radiologo fa vedere le immagini, davanti a tua figlia, e le fa vedere cosa sta succedendo nel suo cranio, e le spiega, ecco l'aiuto. Insieme a lui si trovano quelle parole. Si spiega, il brutto e anche tutto quello che si può fare per evitarlo. E improvvisamente si scopre che questa ragazza di 18 anni, alta, bella, sorridente, è anche fortissima! Tranquilla, annuisce, ci pensa su e poi dice va bene, per stare bene faremo tutto il possibile. Vorrà dire che taglierò i capelli, quei suoi bellissimi, lunghi capelli che tanto la fanno impazzire perchè non stanno mai come lei li vuole ma dei quali è molto fiera, tanto poi ricresceranno. E sorride, e mi rassicura, e poi vuole sapere il nome e il cognome di quella cosa che ha, e le spieghiamo il significato di quelle parole e nel farlo ci sentiamo più tranquilli anche noi, perchè c'è comunque speranza e possibilità di guarire.
Lunedì saremo a Milano dal neurochirurgo.

mercoledì, gennaio 02, 2008

Carramba, che sorpresa!


Succede che decidiamo di trascorrere l'ultima notte dell'anno a cena da amici.
Succede che pensiamo di trovare i soliti compagni di bagordi.
Succede che invece troviamo due nuove coppie.
Succede che mio marito riconosce in uno dei due mariti un suo compagno delle medie.
Succede che il suo antico compagno non si ricordi di lui, ma si ricordi invece di me.
E succede che mi chieda di una mia compagna delle elementari con la quale mi ritrovavo tutti i pomeriggi dopo i compiti.
E succede che all'improvviso lo riconosco! Carramba! Ma è Luigi!
Abitava nell'appartamento sopra quello di Nadia, e al pomeriggio ci ritrovavamo in 4, c'era anche un'altra ragazzina con noi, a giocare a palla o con la corda nel cortile di Nadia e Luigi. Lui era un po' più grande, solo due anni, ma che lo facevano già molto ragazzino. Però era paziente e giocava con noi. A volte ci parlava della musica dei Beatles e dei Rolling Stones, e noi lo guardavamo un po' stupite, non capivamo nemmeno di cosa parlasse! Frequentavamo le ultime due classi delle elementari e ancora l'unica musica che ascoltavamo erano le canzoni dello Zecchino d'Oro, o al massimo quelle di Gianni Morandi e di Rita Pavone.
Poi siamo cresciute, Nadia e Luigi hanno cambiato casa, Nadia ha cambiato quartiere, Luigi no, ma alle medie lui era in sede e io no e ci siamo persi di vista. Lo incontravo ogni tanto, trasformato, altissimo, con barbone e capelli lunghi e vestito alla Fidel Castro, d'inverno con l'eschimo, ma ci si salutava appena, poi lui sparì. Continuavo a vedere sua madre, ma non più lui. E poi anche la mia vita è cambiata, ho cambiato casa anche io e non ho più pensato a Nadia e Luigi. Fino all'altra sera! Ed è stata una bellissima sorpresa, anche se entrambi siamo così cambiati, fisicamente intendo (lui è molto magro ora, senza barba e quasi calvo), perchè all'improvviso ho ritrovato quell'amico più grande che ci ascoltava con attenzione e serietà, nonostante fossimo mocciose un po' scioccherelle.

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo