giovedì, ottobre 30, 2008

30 ottobre 2008

Facciamo l’ipotesi che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale (...)non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in un alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere,una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali.C’èuna certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora il partito dominante (...)comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, a impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private (...). Bisogna tenere d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione è rovinare le scuole. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
Questo scriveva Pietro Calamandrei il 20 marzo 1950.
Profetico?

mercoledì, ottobre 29, 2008

25 e (forse) non li dimostrano!


Eterna Diva, che in aiuto accorri
del poeta e delle sue strofe rozze,
tramuta le parole mie in un canto
degno di celebrare queste nozze.
Lei, come nella Bella Addormentata, attendeva sul soglio di regina;
con un bacio lui intese ch'era Aurora,
anche se la chiamavan Rosaspina.
"Quest'uomo è portentoso e inebriante
-pensò lei-guai a chi non se lo piglia;
è così bello, non può restar solo:
dovrebbe fare Un medico in famiglia!"
"Ti porterò con me per monti e valli,
faremo il nido in ogni promontorio"
disse lui; poi salirono in carrozza,
e si fermarono in ambulatorio.
Paziente lui con tutti i suoi pazienti,
lei cuoca che fa invidia al Gran Gourmette
sia col camice, sia con il grembiule,
fanno entrambi magnifiche ricette.
Anna Paola è famosa per i piatti
che ti lasciano sazio e come inerme;
mette in tavola, a fianco del buon vino,
qualche bottiglia di acqua delle Terme.
Ma l'azdaura, che prima si compiacque,
d'avere ben riempito la tua pancia,
poi ti fulmina con un solo sguardo,
se sali incerto sulla bilancia.
Dicono sia la sola a districarsi
in certe incomparabili alchimie:
nello stesso momento riuscirebbe
a dar calore e a toglier calorie.
Finalmente è domenica per Marco,
e terminati i suoi lavori soliti,
cambia solo divisa, non colore,
e diventa il migliore degli accoliti.
E se lo cerchi al termine del culto,
non guardar nell'ambone o in mezzo al coro,
ma chiudi gli occhi e libera l'olfatto:
lo troverai di dietro a una Marlboro.
Al campanello della loro casa
hanno suonato veramente in tanti,
e c'è sempre qualcuno che dà il tiro
a quel cancello di via Mezzofanti.
Il vento dolce di quel 30 ottobre,
che soffiò su un amore senza fine,
oggi è tornato e, quasi più commosso,
soffia su 25 candeline.
E mentre tutti noi emozionati
contempliamo lo scambio degli anelli,
distrae lo sguardo un altro luccichio
che viene da tre splendidi gioielli.
Sono Filippo, Edoardo e Lucia
che, senza farlo troppo vedere,
portan scritto nel cuore e nel sorriso
"Figli di medici senza frontiere"

venerdì, ottobre 24, 2008

Eppure....


Eppure giuro di essere stata attenta! Io ieri il giornale l'ho letto con attenzione! In quel momento ero sola e non stavo ascoltando la radio o guardando la televisione! Ero proprio concentrata su ciò che stavo leggendo! E poi, alla sera, prima alla radio e poi per televisione, l'ho sentito più volte, e chiaramente! e anche lì non ero occupata in altre faccende, no, stavo proprio ascoltando attentamente! E ho sentito chiaramente ciò che ha detto!
Eppure questa mattina dice che non è vero, che non gli era neanche passato per la testa! Mah, forse è per quello. Non gli sarà passato per la testa, ma per la bocca sì!

mercoledì, ottobre 22, 2008

W la squola!


Se fosse andata a scuola oggi, come avrebbe fatto la mia amica Carmen a imparare bene l'italiano nel giro di un mesetto?
Mi ricordo, il primo giorno di scuola, quando ci misero nello stesso banco. Parlava un italiano stentato, con un delizioso accento francese, veniva dall'Algeria, figlia di un italiano e di una algerina, costretti a trasferirsi in Italia perchè non più graditi dal governo algerino, un po' come successe con gli italiani in Libia un po' di anni dopo. Per me era come se provenisse dal paese delle fate e da subito cominciammo a parlare, io a chiederle e lei a raccontare. Per me era così esotica, affascinante proprio per la sua provenienza da un paese così lontano e sconosciuto. Nel giro di pochissimo tempo il suo italiano migliorò tantissimo e verso la fine dell'anno era lei che spesso aiutava me a scrivere i primi pensierini. Della serie: faccio parlare anche i sassi, ma in quanto a scrivere... E devo a Carmen il mio amore per le lingue, anche se poi il francese non l'ho imparato tanto, è una lingua che va studiata molto e da ragazzina non ero proprio pervasa dal sacro fuoco dello studio! Ma credo che se mi fossi trovata nella condizione di doverlo parlare, allora il francese l'avrei imparato bene, come poi mi è successo con l'inglese.
Temo che dopo le classi differenziali per gli stranieri, avremo quelle per i ragazzi con handicap, torneremo ai ghetti che c'erano quando io ero ragazzina, con la scusa che così i normodotati (sic!) potranno procedere nei loro percorsi formativi molto più velocemente. E naturalmente poi torneremo alle classi solo maschili e solo femminili! Senza tenere conto che tutti, nel corso del loro sviluppo, prima o poi devono rallentare, fermarsi per far decantare le cose, per permettere che si sedimentino per bene per divenire parte integrante della persona. E senza tenere conto che è solo attraverso il raffronto che si può imparare e crescere. Ogni persona è un mondo affascinante da scoprire; le differenze, di sesso, di colore della pelle, di religione, di lingua, di provenienza, di cultura, sono preziosi momenti di raffronto e di crescita culturale e personale che nella scuola secondo me andrebbero solo promosse!
Grembiulini e fiocchi sono solo falsi problemi (comunque io li detesto!)

domenica, ottobre 19, 2008

Pausa


Lungo periodo di assenza, e me ne scuso, ma non sempre si riesce a trovare il tempo di scrivere, e anche di leggere. La vita reale a volte diventa caotica, prende il sopravvento e ti toglie anche quei piccoli momenti di pausa che ti permettono di pensare e scrivere. Niente di particolare, ma la riapertura dell'ambulatorio e il riprendere il pendolarismo ha scombinato un po' i miei bioritmi.
E pensare che spunti per scrivere, in queste settimane, ce ne sono stati tanti, dalla Gelmini e le sue meravigliose pensate sulla scuola ( e anche la sua incapacità a usare il congiuntivo, questo sconosciuto, nelle interviste) al tramonto di una fantastica luna piena che mi ha illuminato una buona parte di strada mentre andavo a Porretta, subito sostituito da un'alba straordinariamente limpida e rosa come non mai, passando per Saviano e le sue esternazioni. Mancava la fantasia e anche il tempo: è difficile mettersi a scrivere di alcunchè quando si crolla dal sonno!
Oggi, finalmente, dopo tante settimane, una domenica pomeriggio di riposo, a casa, senza niente di pressante da fare e mi sento proprio come questa leonessa sull'albero, completamente rilassata.

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo