martedì, luglio 27, 2010

Luna piena di luglio


La luna piena di luglio ha portato a Bologna un evento per il mondo dello yoga italiano. Per la prima volta John Friend ha svolto a Bologna un workshop di due giorni, unica tappa italiana nel suo lungo tour europeo. E io sono riuscita a partecipare!
La situazione era molto simile a quella della foto: tantissimi appassionati a praticare insieme, nonostante i diversi livelli di preparazione.
E' straordinario praticare così in tanti, si viene a creare come una corrente empatica che ti permette di tenere posizioni difficili sostenuta dalla presenza degli altri, dal loro respiro che diventa anche il tuo, dalla loro energia. Improvvisamente ci si muove tutti insieme, con armonia, come se si fosse guidati tutti da una stessa musica, coordinati.  Ci si allinea tutti sullo stesso respiro, concentrati, ma attenti a chi ci è intorno e attenti alle parole del maestro. Che non è solo un maestro di una disciplina sportiva, ma diventa un maestro di vita. E praticando così intensamente capisci che corpo e spirito sono intimamente legati, che non possono vivere separatamente, ma che il benessere dell'uno è anche il benessere dell'altro. E realizzi anche che il tuo spirito, il tuo respiro, sono solo una piccola parte di un tutto, tanto più esteso, che è l'umanità. Quell'Ohm cantato tutti insieme diventa un unico potente suono che vibra e fa risuonare tutti sulla stessa frequenza. E improvvisamente esegui posizioni che normalmente a lezione non riesci a sostenere, quasi che la presenza degli altri sia sufficiente a farti capire dove sbagliavi, ti dia il coraggio per osare qualcosa di più.  E allora sorridi, e scopri di avere più coraggio e più forza di quello che pensavi.
Grazie John, mi hai dato molto più di due giorni di attività fisica!

mercoledì, luglio 14, 2010

Ricomincio da qui


Ricomincio da qui, dal parco delle terme di Porretta, il luogo dove lavoro da quattro estati.
Ricomincio a scrivere, o almeno mi sforzo....
Ricomincio a vivere, o almeno cerco....
La solitudine, il molto tempo a disposizione, il tanto nuotare aiutano a elaborare il lutto. E' come se all'improvviso riacquistassi il tatto, la sensibilità del corpo anestetizzato da troppo tempo. Ricomincio a prendermi cura di me. E finalmente posso godere del sole e del vento sulla pelle, del profumo intenso delle rose e della lavanda nel parco, della nidiata di otto paperini appena usciti dal guscio e che già nuotano dietro la loro mamma anatra, del cinghiale che dalla mia finestra in albergo ho visto bere nel fiume.
Ricomincio senza Lucia. Guardo la sua foto e mi ricordo com'era abbracciarla, il profumo dei suoi capelli, come sorrideva e si scostava ridendo. Mi manca, tanto. Ma penso a tutto quello che siamo riuscite a fare insieme, e il mio cuore è in pace.

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo