mercoledì, novembre 10, 2010

Metti un finocchio a cena: buon appetito, mister B.

 Un gruppo di blogger, stanchi delle espressioni insultanti del Presidente del Consiglio nei confronti degli omosessuali e dei suoi atteggiamenti sessisti ed omofobici, ha lanciato questa bellissima idea, ispirata dalla manifestazione organizzata dall'Arcigay di Firenze che si è tenuta sabato 6 novembre, con lo slogan: Porta un finocchio per Silvio. L'idea è scrivere oggi, sul proprio blog, indipendentemente dal fatto che tratti di cucina o meno, una ricetta a base di finocchi, non importa anche se è già stata pubblicata. Il banner, per chi lo volesse aggiungere al proprio blog, lo si può trovare qui:
http://lagaiaceliaca.blogspot.com/2010/11/metti-un-finocchio-cena-buon-appetito.html
Ecco la mia ricetta, già pubblicata sul blog Le ricette del coniglio, ma volentieri la ripubblico. L'ho chiamata: I finocchi di Cecio, perchè la ricetta me l'ha passata una carissima amica romana che ha questo nickname.
Pulire due o tre finocchi, tagliandoli a spicchi abbastanza sottili. In un tegame fare soffriggere leggermente in poco olio uno spicchio di aglio tritato finemente (ma è facoltativo), aggiungere gli spicchi di finocchi e far rosolare a fuoco dolce. Dopo un po' aggiungere poca acqua tiepida in cui si è fatta sciogliere una bustina di zafferano e mescolare bene. Continuare a cuocere fino a quando i finocchi sono cotti, ma non troppo, devono rimanere un po' croccantini, e fino a che il sughetto non si sia asciugato del tutto.
Io ho provato anche la variante con il curry, ed è altrettanto appetitosa.

martedì, novembre 02, 2010

La Certosa di Bologna

Nei giorni scorsi, gironzolando su Facebook, ho scoperto che un giovane fotografo bolognese, Mauro "Squiz" Daviddi, ha fatto una serie di foto proprio al cimitero monumentale di Bologna. Quel cimitero lo conosco bene: spesso da bambini mio padre ci portava non solo per salutare mio nonno e i miei fratelli, ma anche per farci ammirare le statue bellissime, e ho scoperto poi di scultori famosi, che ornano moltissime tombe.  E mia madre mi ha sempre raccontato che durante la guerra, da bambina, lei ci andava a giocare a nascondino con i suoi cugini, che abitavano lì vicino, essendo una delle poche aree verdi sicure in città.
La Certosa è relativamente recente, fondata nel 1801 su preesistenti strutture trecentesche poi soppresse da Napoleone, e non è grandissima, ma era una delle tappe del Grand Tour dei giovani nobili europei dell'800.
Oggi ne ho approfittato e dopo essere andata a trovare Lucia, mi sono messa a passeggiare tra i chiostri, questa volta cercando le statue che Mauro ha ritratto con tanta accuratezza e tanto calore, rendendole belle nonostante l'incuria del tempo. E mi sono soffermata a guardare le immagini, a leggere nomi e cognomi e date, a pensare a quelle persone, a immaginare quali potevano essere le loro storie, alla loro tristezza così simile alla mia.
Ho pregato per loro e la tristezza si è sciolta in un grande senso di pace.

Per chi vuole vedere le foto di Mauro Daviddi, questo è il link: http://www.certosadibologna.info/

Neve

Berlino

Porretta Soul Festival 2007

Porretta Terme

Castel di Casio

I giardini del Casoncello

L'eremo